Il lupo appenninico
Nel parco sono presenti un lupo appenninico (non più rentroducibile in natura per motivi di imprinting con l’uomo) e alcuni ibridi di Canis lupus (prelevati in natura nell’ambito del Progetto Life IbriWolf). Gli animali sono custoditi in ampi recinti, comprensivi di bosco, radura e ruscelli.
Lupo appenninico
Il lupo appenninico (Canis lupus italicus) presenta dimensioni leggermente inferiori rispetto ai “cugini” nordeuropei e nordamericani; il mantello ha colore e lunghezza variabili, d’inverno è più folto e tendente al grigio, d’estate è più corto e marrone rossiccio.
Ibridi
Lupo e cane possono accoppiarsi fra di loro e dare origine a prole fertile, gli ibridi, che possono a loro volta reincrociarsi nella popolazione selvatica e diffondere in essa varianti genetiche di cane, con conseguente perdita del patrimonio genetico del lupo e degli adattamenti che gli hanno consentito una perfetta sopravvivenza in natura, sostituiti da alcune caratteristiche domestiche che non hanno nessuna funzione adattativa in natura e che, anzi, rischiano di deviare un percorso evolutivo naturale che dura da centinaia di migliaia di anni. Purtroppo l’ibridazione è sempre più diffusa tra i lupi italiani. Recenti studi hanno dimostrato che in alcune aree più del 30% dei lupi presenti tracce di DNA di cane.
Nozioni generali sul lupo
Il lupo è un predatore essenziale per gli equilibri naturali e quindi tassello fondamentale per l’intera dinamica degli ecosistemi.
Il territorio di una famiglia di lupi è generalmente molto vasto: di norma si tratta di decine di chilometri quadrati, dove sono presenti aree idonee per la tana e il rifugio, area di caccia e siti protetti detti di “rendez-vous”, dove i cuccioli vengono cresciuti e accuditi dai genitori.
Il lupo è un animale sociale. Si può certamente dire che la forze del lupo, la sua resistenza e adattabilità nasce proprio dall’esistenza del branco che fornisce a tutti i membri del gruppo protezione, risorse e opportunità di crescita.
Il branco è costituito da una coppia di genitori e dai piccoli nati nell’anno e talvolta anche da qualche giovane degli anni precedenti.
Ad accoppiarsi all’interno di una famiglia di lupi è solo una coppia (chiamati talvolta maschio e femmina “dominanti” o “alfa”); la coppia di genitori si accoppia una sola volta l’anno, in Italia nel mese di Marzo, e la femmina ha una gestazione di circa 62-63 giorni. Quando nascono i cuccioli, questi restano nei pressi della tana per le prime settimane, e dipendone totalmente dal latte materno almeno fino alle 6-8 settimane di vita.
La cooperazione del branco è totale, infatti anche gli altri lupi, fratelli maggiori dei nuovi nati, aiutano i genitori nelle cure parentali.
I giovani di due anni, proprio per evitare una forte competizione con gli adulti e per cercare un loro territorio e un nuovo partner con cui formare un branco, lasciano la famiglia alla ricerca di una nuova area dove poter instaurare una loro “casa”. Questo processo viene definito “dispersione” e può portare un giovane lupo molto lontano dal suo territorio natale, anche a centinaia di chilometri.
Conclusioni
Diffondere tra i ragazzi la conoscenza su chi è realmente il lupo e su quale ricchezza inestimabile rappresenti per l’ambiente e per tutti noi è la base per creare un domani una popolazione consapevole e sensibile sui temi legati alla conservazione della natura, di cui il lupo rappresenta un emblema, consapevoli che per amare e proteggere e necessario prima di tutto conoscere.